mercoledì 17 settembre 2008

Meglio “pelle bianca e cuore nero” o “pelle nera e cuore bianco”?


Consiglio di leggere il bell'articolo di Alessandro Portelli apparso sul "Manifesto" il 19/09/ 08. E' interessante scoprire come l'espressione "sporco negro" non costituisca secondo la Cassazione un'insulto razzista, ma una "generica antipatia, insofferenza o rifiuto per chi appartiene a una razza diversa".
Generica antipatia, che sceglie però il colore della pelle per esprimersi.
Per rimanere in tema di colori: e se scegliessimo il colore del cuore?
Sarebbe dura, molto dura.

5 commenti:

Allanon ha detto...

Ciao. Sono Marco! Ho dato un'occhiata al blog e mi sembra davvero ben curato. Mi fa un po' effetto loggare su blogger e impegnarmi per cercare di dire qualcosa di serio (dal momento che di solito posto solo sul blog del Warhammer), ma spero di riuscirci.

Hai lasciato vouto questo post, lanciando solo con il titolo una domanda provocatoria che stava per cadere inascoltata tra le pieghe del grande web; e invece giungo io, a postare un personalissimo aneddoto a riguardo.
Stamattina tornavo a casa dal bar e sono passato come sempre davanti all'asilo di via Kennedy. Sentendo le grida dei bimbi che giocavano all'aperto non ho potuto fare a meno di alzare lo sguardo oltre l'alto muretto di cemento che delimita il cortile. D'istinto mi sono fermato un attimo a guardare i bambini che scorazzavano liberi all'interno del piccolo spazio aperto allestito per loro. Sono stato quasi rapito dall'immagine dell'infazia, spensierata e felice di questi piccoli uomini, e mi si sono affollate nella mente alcuni flash di qundo avevo la loro età. Ricordi sfumati e ingialliti dal tempo hanno ripreso forma nel mio cervello e mi hanno trasmesso una breve ma intensa sensazione di pace. Poi il mio sguardo è stato rapito da due maschietti che giocavano insieme: uno seduto su una macchinina e l'altro che da dietro lo spingeva. Uno bianco. L'altro nero. Non ho potuto fare a meno di notarli. E subito mi è nato un pensiero: Quando io avevo la loro età, non avevo mai visto un bimbo nero, se non in tv. Negli anni '80 l'immigrazione dall'Africa verso l'Italia non era ancora diventato un fenomeno di massa come lo è ora. Nella mia infazia non ho mai toccato, respirato, mangiato altre culture. L'unico mio collegamento con "i diverso" (parafrasando il titolo del tuo blog) era la tv. Tutto ciò che so sulle altre razze e sugli altri paesi lo ho appreso solo in seguito sui libri o da contatti diretti avvenuti in età decisamente più matura, un età in cui la mia mente e il mio spirito erano già in larga misura formati. Questo fa nascere in me la convinzione che molti dei nostri connazionali che io, tu o Gabri potremmo definire giustamente razzisti abbiano avuto percorsi formativi o esperienze diverse dalle nostre e soprattutto una rigidità mentale molto maggiore, tale da non consentire loro di capire cosa sia davvero la tolleranza o cosa realmente significhi la parola PACE. Penso che invece i bimbi che ho visto questa mattina, tutti quei bimbi, abbiano una grande opportunità rispetto a noi: la possibilità di crescere immersi in altre culture, la possibilità di capire dall'esperienza diretta (e non dai libri o dalla tv). A loro non farà effetto giocare un nero. Non farà effetto studiare con un nero. A loro non farà effetto innamorarsi di nero. Non farà effetto avere un bimbo con un nero. Arriveranno alla maturità sapendo chi sono veramente "i diversi" e a considerarli normali, pertanto mi auguro a dismettere questo termine.
Con loro le storielle razziste non attaccheranno. Quando i loro padri gli racconteranno le solite stronzate xenofobe che vanno tanto di moda di sti tempi in Italia, loro diranno: "No, papà. Il mio miglior amico è un nero. E tu non sei altro che un razzista"!!!

Viva la conoscenza.
Viva l'esperienza.

Epilogo. Qualche secondo più tardi mi sono ripreso dai miei pensieri e sono tornato in me. Mi son accorso che doveva essere già qualche secondo che stavo fermo, in punta di piedi, con la testa che faceva capolino di là dalla recinzione. Ho avuto anche la netta impressione di aver dipinto in volto una espressione un po' trasognata, quasi da ebete. Chissà, se le maestre che mi hanno visto, mi devono aver scambiato sicuramente per un pedofilo o qualcosa di simile. Così mi sono abbassato subito e sono corso via lungo la recinzione a testa bassa. Sono salito in macchina e mi sono rituffato nella quotidianità.

Allanon ha detto...

Scusa i mille errori di ortografia. A 25 anni porto ancora questa croce, dai tempi delle elementari.

:(

Elisheba ha detto...

Ciao Marco, sono felice della tua visita, così come sono felice che la mia domanda "provocatoria" abbia sollecitato un pò la mente a qualcuno(a me e a te, almeno..). Quello che hai raccontato è vero, e per fortuna: è la nostra speranza. La speranza che ci mantiene vivi, se no il nostro mondo sarebbe destinato al fallimento e all'autodistruzione. Quello che infatti ancora le persone "adulte" non hanno compreso è che c'è una sola possibile direzione in questo duro cammino che è la Vita, e una sola possibile Relazione tra gli uomini che abitano la nostra bellissima Terra: la conoscenza, l'amicizia, l'accettazione. L'unione. Non esiste essere umano al Mondo che non si meriti un sorriso (e che non lo ricambi), sia questo italiano, marocchino, rumeno, nigeriano o cinese.
I bambini sono la speranza per il domani, ma devono crescere in un Mondo migliore, perchè è questo che noi dovremmo fare: preparare un Mondo più giusto per i nostri figli... E invece sono sempre loro che ci insegnano come migliorarlo...
Senti solo cosa dice Tahar Ben Jelloun in "Il razzismo spiegato a mia figlia":
-"...Non avevo visto che lineamenti africani e una pelle di colore molto scuro.
'Perchè pensi sia olandese?'chiesi a mia figlia.
'Bè', mi dice lei,'perchè porta gli zoccoli.'
Mi volto indietro e, in effetti, il giovanotto portava gli zoccoli. La cosa mi ha riscaldato il cuore."-
Quando anche noi "adulti" impareremo a vedere il colore del cuore invece che quello della pelle finalmente avremo davvero fatto qualcosa di cui essere orgogliosi.

Ps. Grazie per il tempo, per il commento impegnato e per gli errori(che non vedo) :)

Allanon ha detto...

Molto bello il pezzo che hai inserito. Speriamo davvero che i bimbi ci salvino. Ci sentiamo per i prossimi Post.
Se mi passi ad autore posso anche inserire qualche nuovo post con un po' di cose (pertinenti) che mi passano per la testa. In ogni caso non smettere mai di fare pubblicità al tuo blog!

Elisheba ha detto...

Certo, però ho bisogno della tua e-mail!