giovedì 5 giugno 2008

NOSTALGIA di BOUZIDY AZIZ (Marocco)

Cara madre, ti scrivo
e non so cosa scrivere
cosa vorresti sapere
non riesco più a trovare le parole/
lo sai che non ti posso mentire solo pensarlo
di colpo, la penna nelle mani diventa pesante e le parole.
Allora ti dico senza introduzione che vedo coi miei occhi
che posso dividere ancora il bene dal male,
e sbaglio come al solito i passi. Non lo crederesti/
cara madre che qui sono più che strano/
e che forse mi hai allevato
mal-educato
(qui cara madre
è cambiato il gioco le regole del gioco
qui si parla un altro linguaggio/
qui un altro orizzonte si nasconde (perché maiuscolo?)/
Mando la gente a "far in culo" uso le parolacce/
e il cazzo senza vergogna e pregiudizio,
avevi paura che qualcuno mi prendesse,
e che ti dimenticassi non ti preoccupare cara madre/
qui nessuno mi vuole.
Non sono più l'angelo azzurro
ho perso la spada e il cavallo,
e sinceramente non mi piace affatto quando/
e come sono stato schedato. Qui sono meno di una bestia/
e non merito neanche una grazia,
dicono che capisco solo il linguaggio dei cammelli/
e che nel mio cuore ho un gran rancore:/
tu lo crederesti madre?
Qui cara madre
siamo più o meno tutti uguali, lo sporco lava-vetri/
il delinquente spacciatore e il "vu cumprà" ignorante/
siamo tutti in uno e non siamo nessuno, pensieri smarriti
una memoria che ricorda del tempo la sua amarezza
della patria solo la sua bellezza e della notte solo la sua oscurità
e la sua lunghezza. Qui cara madre
siamo persi tra le cose aspettiamo un giorno/
che ci sembra vicino e non si avvicina mai.
Noi ci sentiamo rottame che cade fumo che scorre/
e sparisce non siamo la fiamma ma neanche la cenere,/
ci ricorderemo sempre che siamo maltrattati
in oriente e in occidente
solo perché la nostra storia è sporcata
dai nostri piccoli grandi sultani, e scritta da grandissimi/
bugiardi. Cara madre
dovunque siamo
la patria rimarrà la nostra causa la nostra ferita/
permanente quando l'avremo curata
il tè alla menta
lo gusteremo assieme.

da "Nuovo Planetario Italiano. Geografia e antologia della letteratura della migrazione in Italia e in Europa" a cura di A. Gnisci, Città Aperta Edizioni, 2006.

2 commenti:

Unknown ha detto...

WA fin awald lhaj

Anonimo ha detto...

جميل